Sono una scrittrice, viaggiatrice e cittadina del mondo che vive a Milano. Il mio repertorio è all'incrocio tra creatività e business. Sono appassionato di persone, la mia professione e la vita.

Il mondo del lavoro sta diventando per i giovani sempre più difficile e dalle limitate risorse. Come ormai è a tutti noto sono tantissimi i giovani disoccupati e molti di questi hanno conseguito importanti titoli di studio come lauree o master.

I giovani si trovano frequentemente a dover accettare dei lavori manuali non stimolanti o attinenti al loro percorso di studi perché le opportunità all'interno del loro ambito professionale sono troppo ristrette. Quando si inizia a lavorare è frequente che questo venga fatto sotto forme di precariato o di stage con stipendi bassissimi o addirittura assenti.

Alcuni giovani, i più coraggiosi, si lanciano nel mondo imprenditoriale guidati dal desiderio di cambiare la situazione nella quale ci si trova con grandi e interessanti idee. Spesso però molti devono rinunciare al loro progetto per via di problematiche burocratiche o economiche, sono pochi infatti i supporti per le start up giovanili.

Cosa pensano i giovani riguardo la loro condizione lavorativa?

Quando si sente parlare di lavoro giovanile in media l'oratore è un adulto professionalmente appagato, ma cosa pensano i giovani del loro mondo?

Secondo un sondaggio fatto per la rivista La Condizione Giovanile in Italia meno del 10% delle donne considera le occasioni lavorative alle quali può accedere soddisfacenti, questa piccola percentuale sale al 15% considerando l'opinione degli uomini.

Il 55% degli intervistati crede che le occasioni di lavoro presenti siano troppo scarse.

Giovani e precariato: quali sono le conseguenze?

Sono sempre più i contratti precari soprattutto quando si analizza il lavoro della popolazione under 35.

Questo ha importanti conseguenze, prima tra tutte la difficoltà dei giovani di rendersi indipendenti dai propri genitori.

Se si considerano i giovani che hanno conseguito il loro titolo di studio da cinque anni si può notare come solo il 37% abbia un lavoro stabile, il 26% ne ha uno precario e il 23% è disoccupato, un 14% continua a studiare mentre svolge qualche lavoretto.

Un altro problema del precariato è sicuramente la discontinuità che non permette al giovane di specializzarsi in un ambito e fare carriera, ma lo obbliga a passare da un'azienda all'altra svolgendo sempre lavori che risultano poco soddisfacenti e poco remunerativi.

Una vita senza un lavoro stabile può influenzare le decisioni sul futuro: i giovani tendono a sposarsi più tardi, a comprare casa più tardi, a non avere figli, o se decidono di averli li hanno ad un'età avanzata.

Il mondo dello stage è pari allo sfruttamento?

Il mondo dello stage: tantissime le polemiche contro una forma di apprendistato che viene vista come sfruttamento.

Soprattutto a seguito delle recenti morti sul lavoro di giovani impegnati in attività di stage questo tema è tornato ancor più sulla bocca di tutti. Lo stage è una attività che molti giovani si ritrovano obbligati a fare per acquisire esperienza lavorativa, quasi sempre non è retribuito ma gli orari di lavoro sono quelli di un normale lavoratore.

Alcuni ricevono un rimborso spese ma questo è estremamente esiguo e non permette certo di sostenersi in maniera autonoma. È stata infatti suggerita da un gruppo di giovani stanchi una proposta di legge di riforma dello stage e dell’apprendistato che mira a garantire maggiori diritti a colore che svolgono questo tipo di attività. 

Le grandi idee dei giovani possono trovare spazio nelle start up

Per start up si intende una piccola impresa nata da meno di cinque anni che fattura meno di cinque milioni di euro e non è quotata in borsa. Sono tante le start up nate negli ultimi anni e guidate da brillanti giovani desiderosi di diventare degli importanti imprenditori, come Domotica Full di Lorenzo Ricciutelli, ad esempio.

Per far nascere una nuova start up è importante non solo avere un'idea innovativa e interessante ma occorre anche un pizzico di fortuna.

Serve sicuramente credere nella propria idea, essere appassionati e determinati, avere uno scopo chiaro e impegnarsi con tutte le forse per poterlo raggiungere. Serve trovare i contatti giusti, dei buoni finanziatori, delle guide esperte che possano seguire il gruppo nella sua ascesa verso il successo.