L'importanza dello sport a tutte l'età e un'educazione al benessere fisico sono fondamentali per sviluppare una società più sana e consapevole dei benefici dell'attività fisica. Si inserisce proprio in quest'ottica l'inserimento del docente specializzato di educazione fisica anche alla scuola primaria. Il nostro paese deve però fare ancora molto per mettersi al passo con altre nazioni europee sull'investimento nello sport e sui ritorni in termini di PIL. L'Italia è al 19esimo posto per il valore dello sport sul PIL, con l'1,32%. Fanno meglio di noi Cipro, Malta e Lussemburgo. Ciò avviene perché c'è uno scollamento tra l'educazione sportiva a scuola e la promozione dello sport fuori dagli istituti scolastici, con palestre distribuite in maniera non omogenea sul territorio e impossibilità in alcuni casi a poter praticare sport che meno conosciuti. In questo il ruolo dell'insegnante di educazione fisica potrebbe essere cruciale, perché potrebbe fare da tramite tra la scuola e l'esterno per incentivare studenti e studentesse a proseguire con l'attività sportiva in maniera costante, non necessariamente agonistica. Chi ama lo sport e desidera creare delle connessioni positive per quanto riguarda l'importanza dell'attività sportiva può iniziare il percorso professionale, che dà la possibilità di accedere a diverse opportunità e di avere anche una soddisfacente carriera.
Come diventare insegnante di educazione fisica
Per diventare insegnante di educazione fisica nelle scuole è necessario conseguire la laurea magistrale. La prima parte del percorso è costituita dalla laurea triennale, come la laurea in scienze motorie, che consente di avere le basi psico-pedagogiche e sociali dell'educazione motoria e le conoscenze sugli aspetti biologici e fisiologici della pratica sportiva. Si prosegue poi con una laurea magistrale, che in quest'ambito propone diverse specializzazioni, che consentono di approfondire gli aspetti sociali, giuridici o psicopedagogici. I percorsi di laurea per diventare insegnanti di educazione fisica si possono seguire anche online, con le università telematiche come Unicusano. Si basano sulla metodologia e-learning, che permette di seguire le lezioni da remoto, con la libertà di poter organizzare i tempi di apprendimento in maniera autonoma.
Dopo la laurea, per ottenere l'abilitazione all'insegnamento e partecipare ai concorsi, è necessario conseguire i 24 CFU nelle discipline socio-psico-pedagogiche. Per diventare docente di ruolo, è necessario superare il concorso, che viene bandito dal MIUR a seconda delle richieste e delle disponibilità di posti. Nell'attesa del concorso, si può lavorare come supplente, inserendosi nelle graduatorie provinciali di terza fascia o inviando la Messa a Disposizione (MAD), una candidatura da inviare direttamente ai sIstemi di reclutamento delle scuole per coprire i posti vacanti come supplente.
Insegnante di educazione fisica: cosa fa
L'insegnante di educazione fisica insegna sport nelle scuole. La docenza riguarda gli aspetti teorici dello sport, le strategie di gioco e anche gli aspetti legati al benessere fisico che si ottiene praticando sport. C'è poi anche la parte pratica, che si svolge in palestra e prevede lo svolgimento di vari sport individuali e di gruppo. L'obiettivo è quello di sensibilizzare studenti e studentesse alla pratica sportiva e di creare spirito di gruppo, sana competizione e consapevolezza nelle proprie capacità. Lo sport ha inoltre un alto valore etico, che va assolutamente trasmesso per dare sani principi agli alunni e alle alunne.
Insegnante di educazione fisica: quanto guadagna
Lo stipendio di un professore di educazione fisica aumenta ovviamente con l'avanzamento di carriera. Lo stipendio base è di circa 1.250 euro al mese. Con il passare del tempo si può arrivare a circa 1.900 euro mensili.