Come si diventa medico legale? Questa professione è molto affascinante e porta con sé sempre tanti dubbi: qual è il percorso di studi da fare, cosa fa esattamente e quanto guadagna? Quest'ultime sono solo alcune delle domande che vengono poste nei confronti di questo lavoro. Il lavoro svolto da un medico legale è molto importante perché consente di determinare le cause di una patologia o di un decesso. Il medico legale può operare sia per privati che per i Tribunali, fornendo loro la propria consulenza. Questo lavoro può essere davvero complesso e per poterlo svolgere sono necessari tutta una serie di documenti, come le cartelle cliniche, certificati medici e gli esiti di visite mediche. Quando, poi, sono da accertare le cause di un decesso, allora il medico legale deve procedere con l'autopsia. Per avere un quadro più chiaro, ecco qual è l'iter da seguire per diventare un medico legale.
Il percorso di studi per diventare medico legale
Il primo step da compiere per diventare medico legale è quello di superare il test di ammissione per la facoltà di Medicina e Chirurgia. Il bando per prendere parte al test viene pubblicato ogni anno sul sito del MIUR. Il test è composto da 60 domande a risposta multipla da rispondere in 100 minuti. In base al numero di risposte corrette verrà assegnato un punteggio, più elevato sarà quest'ultimo e maggiori saranno le probabilità di entrare in graduatoria ed essere ammessi alla facoltà. Il percorso di studi è molto impegnativo ed ha una durata di 6 anni. Dopo aver ottenuto una laurea in Medicina e Chirurgia, bisognerà svolgere un periodo di tirocinio. In questo modo sarà possibile applicare tutte le conoscenze e le abilità acquisite durante il percorso di studi. Il tirocinio viene organizzato dall'Università e la durata può variare in base alla struttura sanitaria. Terminato il tirocinio con buon esito è necessario iscriversi all'Albo Professionale. Il percorso di studi, però, non è terminato, poiché bisogna iscriversi alla specializzazione. Anche per accedere a quest'ultima, è necessario superare un test di ammissione. Al termine di quest'ultimo percorso formativo, si è a tutti gli effetti un medico legale.
Quali sono le principali attività del medico legale
Quella del medico legale è una figura spesso considerata poco chiara. Si tratta di un medico a tutti gli effetti, le cui conoscenze vengono messe al servizio alla giustizia. Il ruolo del medico legale è quello di individuare le cause di un fatto legato alla salute, stabilendo le cause esatte di un decesso e collaborare con le autorità competenti. La perizia del medico legale può essere richiesta dal Tribunale o da un privato. Sostanzialmente le attività principali di un medico legale, possono essere riassunte in questo modo:
– visitare una persona ferita o una persona deceduta per stabilire la causa del danno o del decesso;
– svolgere delle ispezioni di controllo;
– condurre delle perizie giudiziarie e fornire il proprio parere medico ad un giudice.
Ad esempio, se un uomo viene trovato morto all'interno del proprio appartamento, sarà compito di questa figura professionale stabilire se l'uomo è morto a causa di un malore o per altre ragioni. In quest'ultimo caso, verrà aperto un fascicolo contro ignoti.
Quando guadagna un medico legale?
Veniamo adesso, forse, al punto che più incuriosisce le persone interessate a questa professione. Il medico legale rientra nel settore del libero professionista, pertanto non ha un vero e proprio stipendio, ma i suoi guadagni possono variare in base ai servizi e alle richieste del momento. In generale, un medico legale può arrivare a guadagnare dai 3000 ai 7000 euro lordi al mese, questo nel caso in cui svolgano il lavoro come Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU), altrimenti, il compenso viene stabilito dal giudice di riferimento. Un medico legale molto richiesto e con tanti clienti, può guadagnare davvero tanto, all'incirca 10000 euro mensili. In ogni caso si tratta di una professione molto appagante sotto diversi punti di vista.