Sono una scrittrice, viaggiatrice e cittadina del mondo che vive a Milano. Il mio repertorio è all'incrocio tra creatività e business. Sono appassionato di persone, la mia professione e la vita.

Uno dei social maggiormente utilizzati dalle aziende che vogliono sponsorizzare i propri prodotti è Facebook, e il motivo principale è l'utenza a cui ci si rivolge rispetto ad altri social: infatti il pubblico di cui può vantare Facebook si attesta su una fascia di età che va dai 30 ai 70 anni.

Proprio per questo sono molte le aziende che effettuano delle campagne su questa piattaforma per vendere i propri prodotti, o privati e liberi professionisti che lo utilizzano per promuovere la propria persona o i propri servizi, ma indipendentemente dal motivo della campagna, i parametri per ottenere i massimi risultati sono sempre gli stessi.

Valutazione del target

Una delle principali valutazioni che vanno effettuate prima di fare pubblicità su Facebook, è la definizione del target a cui ci si riferisce.
Mentre un semplice post non ha costo e va bene che venga visualizzato da chiunque, quando si effettua una campagna a pagamento l'interesse principale non è tanto che abbia un altissimo numero di visualizzazioni, ma che crei una monetizzazione per chi ha fatto l'investimento.

Per questo è importante definire con attenzione a quale tipologia di utenti ci si rivolge, di quale età, di quale zona e tutto questo dipende da cosa si sta promuovendo, se un prodotto o un servizio.
Se viene targettizzato bene l'utente destinatario dell'inserzione pubblicitaria, è molto probabile che si raggiungeranno persone che possono avere un forte interesse al post oggetto della promozione, e questo interesse può facilmente diventare una vendita o un contatto.

Il messaggio

Anche se Facebook è sempre meno utilizzato dai ragazzini ed ha un pubblico più adulto rispetto ad altri social, non va mai dimenticato che oramai chiunque è abituato a scrollare la pagina molto velocemente, e sapendo questo, il post da pubblicare deve essere accattivante ed avere un messaggio diretto, così da catturare l'attenzione dell'utente che potenzialmente può soffermarsi a guardarlo ed approfondirne il contenuto.
Un post di solo testo, non creerà curiosità come un video o un'immagine, soprattutto se originale e autentica e quindi in grado di stimolare l'utente e di attirarne l'attenzione.

Per cercare una reazione da parte del potenziale cliente bisogna coinvolgerlo, e per fare questo è importante rendere il proprio post interattivo, quindi formulato a modo di domanda, o di sondaggio, o comunque che possa permettere all'utente di interagire con quanto pubblicato.
Una volta avviata la campagna, alla quale sarà stato dato un budget ben definito, è bene monitorare con attenzione la copertura del post e i risultati ottenuti, così da poter modificare i parametri laddove qualcosa non sia andato come previsto, e fare delle valutazioni che possano rendere i successivi post maggiormente performanti in termini di risultati finali.

Non avventurarsi

Anche se siamo tutti convinti di conoscere bene un social con il quale ci interfacciamo da anni, tra essere un semplice consultatore di post ed essere un utente che invece vuole monetizzare con il social, c'è un'enorme differenza.
Quando si fanno delle campagne si investono soldi e si pubblicizza l'immagine della propria azienda, ed è quindi fondamentale che il tutto venga fatto bene e senza errori.

E anche se può sembrare molto semplice, in realtà non lo è: per ottenere i massimi risultati è necessario conoscere bene l'algoritmo con cui funziona Facebook, bisogna conoscerne i segreti e i contenuti che funzionano in base ai tanti parametri messi a disposizione dalla piattaforma.
Se quindi non si ha conoscenza e non si è certi di poterla utilizzare al meglio, è consigliabile studiare prima o affidarsi a un esperto del settore che, facendo campagne social per mestiere, può senza dubbio valorizzare al massimo non solo l'investimento effettuato, ma anche l'immagine dell'azienda o del prodotto che si va a pubblicizzare.